venerdì 4 maggio 2007
Il cavallo di Maia – Aligi Sassu (ringrazio Silvia Conta per la segnalazione e per le foto)
modello del 1960 circa, 1989
bronzo
Merano
Il cavallo di Maia è l’ultima scultura di grandi dimensioni di Aligi Sassu (1912-2000) che aveva ripreso la sperimentazione plastica nell’immediato dopoguerra con «rinnovato impegno e più largo respiro» (De Micheli). L’opera è un dono dalla U.N.I.R.E. di Roma e dalla Maia Spa. alla città di Merano (1989).
Mario Penelope, co-autore di Sassu scultore (Fabbri, 1991, p.20) descrive l’opera come «Un cavallo che s’impenna verso il cielo, freme e nitrisce, scuote la criniera, che richiama alla mente e riassume quei cavalli che ha immaginato e dipinto lungo l’intero arco della sua vita». Effettivamente esistono numerosi precedenti. È ammirevole quanto fatto in questi anni dalla Fondazione Sassu con sede a Lugano: www.archivioaligisassu.it.