martedì 23 ottobre 2007
Monumento a Leonardo Da Vinci – Pietro Magni
1859-1872
Marmo
Milano, piazza della Scala
Firmato “PIETRO MAGNI FECE” sul retro del basamento
La vincita del concorso per il Da Vinci (1859) deve aver avuto non poco peso sulla successiva assegnazione della cattedra di scultura a Brera (1860) a Pietro Magni (1816-1877). Il monumento è talmente imponente ed articolato che impegna lo scultore per tredici anni. Svetta in cima il ritratto sovradimesionato di Da Vinci, mentre ai quattro lati del basamento sono ritratti a figura intera i principali seguaci del maestro: Marco D’Oggiono, Andrea Salario, Cesare Da Sesto e Boltraffio. Le figure degli allievi, pur nel limite dell’invenzione, sono vivide e testimoniano l’imminente svolta verista di Magni; mentre per il protagonista egli si adegua a prototipi più consolidati .Appaiono invece più romantiche e storicistiche – ma non per questo meno divertenti! - le quattro formelle che narrano di altrettanti momenti salienti della carriera di Da Vinci.
The winnings of the Da Vinci’s concourse has sure some influence on the subsiquent assignment of the sculpture class in the Brera Academy (1860) to Pietro Magni (1816-1877). The monument is so imposing and articulated that hired the sculptor for 13 years. The over-dimensioned portrait of L. Da Vinci dominates the monument, while at the edges stand the entire figure of his four principal apprentices: Marco D’Oggiono, Andrea Salario, Cesare Da Sesto and Boltraffio. The pupils are, even in the limits of the invention, vivid and they evidence the near realistic change in Magni; on the contrary for the protagonist he adapts to a more conventional model. The 4 graves with some moments of Da Vinci’s career are more romantic and “historicistical” but any way they’re fanny!