fino al 27 novembre 2011
Venezia, Palazzo Fortuny
TRA – o art se letto al contrario – è il titolo della suggestiva mostra allestita a palazzo Fortuny nell’ormai quarto connubio tra la collezione del belga Axel Vervoordt e il museo stesso, a cui si aggiungono prestiti internazionali. TRA, inteso letteralmente come momento di transizione, di passaggio, talvolta espliciti come nelle sculture di Giulio Paolini, nelle colonne di Ettore Spalletti, e nelle pietre di Anselmo o più sottile come nel caso dei buddha antichi che hanno attraversato i secoli.
TRA – or ART also if you read the word in the other sense – is the title of the suggestive exhibition in Palazzo Fortuny, where –for the 4th time – the collection of the Belgian Axel Vervoordt is mixed with the pieces of the museum itself and other international works. TRA, thought as a moment of transition, of passage, very clear in the case of Giulio Paolini, or in the columns by Ettore Spalletti, or in the stones by Anselmo. In other situations the theme has been sharper interpreted, for example in the antique buddhas that have crossed the centuries.
Venezia, Palazzo Fortuny
TRA – o art se letto al contrario – è il titolo della suggestiva mostra allestita a palazzo Fortuny nell’ormai quarto connubio tra la collezione del belga Axel Vervoordt e il museo stesso, a cui si aggiungono prestiti internazionali. TRA, inteso letteralmente come momento di transizione, di passaggio, talvolta espliciti come nelle sculture di Giulio Paolini, nelle colonne di Ettore Spalletti, e nelle pietre di Anselmo o più sottile come nel caso dei buddha antichi che hanno attraversato i secoli.
TRA – or ART also if you read the word in the other sense – is the title of the suggestive exhibition in Palazzo Fortuny, where –for the 4th time – the collection of the Belgian Axel Vervoordt is mixed with the pieces of the museum itself and other international works. TRA, thought as a moment of transition, of passage, very clear in the case of Giulio Paolini, or in the columns by Ettore Spalletti, or in the stones by Anselmo. In other situations the theme has been sharper interpreted, for example in the antique buddhas that have crossed the centuries.