lunedì 9 luglio 2007

Monumento a Vittorio Emanuele II – Pietro Costa






1899
bronzo e granito di Baveno
Torino, Largo Vittorio Emanuele

All’indomani della scomparsa di Vittorio Emanuele II (1820-1878) Torino apre il concorso per la realizzazione di un grande monumento al monarca. Nel febbraio del 1879 i torinesi sono chiamati a giudicare i bozzetti presentati e – non senza complicazioni – viene eletto quello di Pietro Costa (1849-1901), scultore genovese già autore del Mazzini nella propria città. La mole del monumento procrastina la data d’inaugurazione sino al 19 settembre 1899 quando Camillo Boito descrive il fiero monarca «che fissa il nemico, la mano vigorosa, che impugna una spada scintillante, il petto ampio, pronto a sostenere la lotta».
Esso è senza dubbio uno dei monumenti più imponenti d’Italia: è organizzato su quattro colonne di Baveno che sostengono un dado sormontato da un “morbido” tappeto in bronzo e dal ritratto del monarca. La base si completa dalle figure della Pace, dell’Indipendenza e della Libertà non senza gli imprescindibili stemmi sabaudi.

Immediatly after the death of Vittorio Emanuele II (1820-1878), Torino opens a concourse to realize a great monument to the King. On the February 1879 the Turin citizens has been called to judge the models and the preference goes to the one by Pietro Costa (1849-1901) the sculptor from Genoa, also author of the Mazzini in his own town. The dimension compels to retard the inauguration till the 19 of September 1899 when Camillo Boito describes the King as pride «who is staring at the enemy, with strong hand, he’s claspering a brigth sword, the large chest, ready to fight».
It’s without doubt one of the most massive monument in Italy: it’s organized on 4 Baveno marble columns with a dice on the top, that has covered by a “soft” bronze carpet and over all the King’s portrait. The base has completed by the figures of the Peace, the Independence, the Freedom and the usual Savoia symbols.