domenica 2 settembre 2007

Monumento ad Emanuele Filiberto, duca d’Aosta – Eugenio Baroni

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1937
Bronzo
Torino, piazza Castello

Il monumento al Duca d’Aosta è la palestra sulla quale si è formato il rinnovamento del linguaggio scultoreo italiano degli anni trenta. Il concorso data 1933; vi prendono parte i più noti scultori italiani e il confronto finale è tra due giganti: Eugenio Baroni (1888-1936) ed Arturo Martini (1889-1947). Presentano i gessi, in dimensione 1 a 1, in una gara frontale da cui Baroni esce vincitore ma scompare prima di concludere l’opera, portata a termine da Publio Morbiducci sotto la stretta osservanza delle indicazioni lasciate dallo scultore.
Il monumento è indubbiamente imponente sotto ogni aspetto: per mole (34 metri) per costo (tre milioni di lire sostenute dal Ministero della Guerra) e per la (sovra)dimensione sia degli otto soldati che del ritratto di Emanuele Filiberto (1869-1931).

The Duca d’Aosta monument is the “gymnasium” where takes form the innovation of the sculpture language in Italy in the ‘30s. The competition dates 1933 and the most famous Italian sculptors took place on it and the final comparison is between two giants: Eugenio Baroni (1888-1936) ed Arturo Martini (1889-1947). They present the plasters, in real dimension, in a frontal match gained by Baroni who died before the end of the work, that has been completed by Publio Morbiducci under the strictly control by the sculptor.
The monument is without doubt large in every aspects: for the dimension (34 meters) for the cost (3 million £ payed by the War Ministry) and for the (over)shadoving scale of the 8 soldiers and the Emanuele Filiberto’s portrait (1869-1931).