lunedì 10 dicembre 2007

Monumento ad Amedeo di Savoia Duca d’Aosta – Davide Calandra

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1902
bronzo e granito
Torino, Giardino del Valentino

Vorrei festeggiare il duecentocinquantesimo post con un monumento che per imponenza e complessità ha segnato il dibattito sulla scultura monumentale d’inizio secolo vincendo il Primo Premio alla I Esposizione Internazionale d’Arte decorativa di Torino: se l’impianto piramidale del gruppo dipende dal bozzetto che Leonardo Bistolfi propose nel 1888 al concorso per il monumento a Garibaldi di Milano (1888) l’esaustività della storia narrata – le vicende di diciassette principi sabaudi – fa dell’immane sforzo di Calandra (1856-1915), «il poema vivente di tutta l’energica dinastia degli Amedei, dell’identificazione di un principe con la sua stirpe, d’una stirpe colla sua regione, d’una regione con tutta la sua grande patria comune». L’iter narrativo parte dall’angolo destro con Umberto Biancamano, Pietro II e il piccolo Carlomagno per terminare con Vittorio Emanuele II a cavallo; il tutto dominato da Amedeo d’Aosta (1845-1890) in divisa militare e a cavallo (5 tonnellate e mezzo di bronzo). Ciò aveva pertanto impegnato lo scultore in anni di ricerche storiche ed araldiche sin dal primo progetto presentato nel 1893. Il monumento, soprattutto a posteriori del premio del 1902, sdogana definitivamente l’impiego di dettagli Liberty nella statuaria celebrativa ed è infine da sottolineare la perizia di Calandra anche nella resa delle quinte paesaggistiche.

I’d like to celebrate the post number 250 with a monument that for dimension and complexity has scared the debate on the monumental sculpture at the very beginning of the XX century, since it gained the First Prize at the I International Exhibition of decorative Art in Turin: if the pyramidal setting depends from the plaster that Leonardo Bistolfi presented in the 1888 at the concourse for the Garibaldi’s monument in Milan; the completeness of the episodes – it talks about the 17 Savoia princes – makes the Calandra’s work, «the vivid poem of the entire Amedei dynasty, of the identification of a prince with his stirpe, of his progeny with his region, and his region with a great common country». The sense of the narration begins from the edge on the right with Umberto Biancamano, Pietro II and Carlomagno child and ends with Vittorio Emanuele II on his horse (more than 5 tons of bronze). These were the reason of several years of historical and heraldry researches till his first project (1893). After this monument also the Liberty become a style deputed also at the official celebration; it’s also to note the ability employed by Calandra in the the landscapes of the background.