sabato 17 maggio 2008

Minerva – Arturo Martini




1934-1935
bronzo
Roma, Università La Sapienza

L’inaugurazione della Dea-guerriera della Sapienza (1935) coincide con la scesa in guerra dell’Italia in Etiopia ma nonostante l’Atena di Martini (1889-1947) alzi la lancia e lo scudo in segno di battaglia essa non poteva avere un volto più pacato e imperturbabile, quasi fanciullesco. Un’altra concessione iconografica è il serpente, simbolo di Erittonio, che solitamente è ai piedi della dea ma che in questo caso le si attorciglia sinuosamente al braccio. Il panneggio dell’abito così regolare rivela la “passione dell’Auriga di Delfi” confessata dallo scultore stesso in più occasioni. La Gnam di Roma conserva il bronzetto dell’opera (1934).

The inauguration of the goddess-warrior in the Sapienza square (1935) coincided with the beginning of the war in Etiopia, but despite the Martini’s Athena is raising the lance and the shield in her hands as sign of battle, she presents a calm face that seems the one of a child. The snake, Erittonio’s symbol, is another concession to the common iconography: it’s usually standing at the feed of the goddess but in this case it’s wiggly intertwining on her arm. The gown is regular as in the Delfi’s Auriga that Martini (1889-1947) often admitted to admire. The Gnam in Roma has the little bronze version of the monument (1934).