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mercoledì 26 novembre 2014

La guerra che verrà... non è la prima. 1914-2014


Berlinde De Bruyckere

Berlinde De Bruyckere

Robert Therrien

Fernando Sanchez Castillo, 2002

Arturo Martini, 1934-1935

Christian Boltanski, 1989


Richard Long, 1983

Fortunato Depero, 1917
Paolo Ventura

Peter Shelton, 1991


fino al 20 settembre 2015
Rovereto, M.a.r.t.

La bella mostra allestita al M.a.r.t. di Rovereto prende le mosse da una frase di Bertold Brecht, tristemente vera e racconta un secolo di guerre. Documenti d’archivio, bozzetti, dipinti e grandi metafore del conflitto danno vita a un’esposizione leggibile su più piani: quello storico e quello onirico-estetizzante senza mai cadere nella retorica.
Per maggiori informazioni, http://www.mart.trento.it/guerra

The beautiful exhibition curated by the M.a.r.t. in Rovereto moves from a sad as true phrase by Bertold Brecht and it tells a century of wars.
Documents, projects, paintings and great metaphors of the conflict present an exhibition readable on two plans: the historic one and also the esthetical aspect of things... without rhetoric.
For further information, http://www.mart.trento.it/guerra

giovedì 27 febbraio 2014

Manlio Malabotta e le Arti


Arturo Martini, Dama al mare, 1932

Arturo Martini, Cavallino, 1943 c.

Arturo Martini, La sete, 1932-1933

fino al 2 marzo
Trieste, Magazzino delle idee

Chiude a breve la bella mostra triestina sulla collezione Malabotta che tra splendidi De Pisis e alcune opere grafiche di Morandi testimonia la predilezione di Manlio Malabotta per la scultura di Arturo Martini.
Per maggiori informazioni, www.provincia.trieste.it

In some days the beautiful Exhibition on the Malabotta’s collection in Trieste will close. Between gorgeous De Pisis and some graphic works by Morandi the exhibition testified the predilection of Manlio Malabotta for the sculpture by Arturo Martini.
For further information, www.provincia.trieste.it

sabato 1 febbraio 2014

Tito Livio di Arturo Martini



1942
marmo
Padova, Palazzo del Liviano

Il Palazzo del Liviano, progettato nel 1934 da Gio Ponti, poi decorato tra il 1939 e il 1940 da Massimo Campigli con una grande allegoria che mostra la continuità tra la cultura romana e la modernità. In questo si colloca – magnificamente – il grande Tito Livio in marmo di Arturo Martini che idealizza lo storico romano in una possente nudità, rannicchiato su un fianco accanto ad un libro.

The Liviano Palace in Padua was realized by Gio Ponti in 1834, it was decorated by Massimo Campigli, between 1939 an 1940, with a great allegory of the continuity between the Roman culture and the modern one. So the marble Tito Livio by Arturo Martini is perfectly settled in this context: Martini modeled a naked massive historian, nuzzled on the side, beside a book.

domenica 29 dicembre 2013

Arturo Martini. Creature, il sogno della terracotta



Chiaro di luna, 1931-1932

Chiaro di luna, dettaglio

La Nena, 1930

La lupa

Venere dei porti, 1932

Ragazzo seduto, 1930

fino al 12 gennaio 2014
Bologna, Palazzo Fava

La mostra bolognese sulle terrecotte di Arturo Martini è un raro tesoro: Nico Stringa ha messo assieme una quindicina di terrecotte, a esemplare unico e di grandi dimensioni, che lo scultore trevigiano realizzò tra il 1928 e il 1932.  Le Creature di Martini riunite a Palazzo Fava mostrano un artista alla ricerca di un linguaggio proprio, autonomo e moderno, cresciuto sulla lezione dell’antico, in senso ampio – classico, egizio, etrusco – e mai banalmente palmare.

The exhibition in Bologna on the terracotta by Arturo Martini is really precious: Nico Stringa, the curator, has gathered about fifteen terrecatotta, in a solo example and in huge dimension, realized between 1928 and 1932. The Martini’s Creatures in Palazzo Fava show his research of an own language, autonomous and modern, grown on the lesson of the antique, in the widest sense of the word – classic, Egyptian, Etruscan -   avoiding the banal citation of the ancient model.

domenica 3 febbraio 2013

Il Dormiente – Arturo Martini





1921
marmo
Milano, Villa Necchi Campigli


Grazie al FAI Villa Necchi Campigli e il suo giardino sono divenuti patrimonio pubblico per i milanesi e con la donazione della gallerista Claudia Gian Ferrari l’abitazione è divenuta uno dei luoghi di massima coerenza sul Novecento italiano. In giardino è possibile ammirare Il Dormiente, versione in marmo del gesso del 1921, conservato presso la Galleria Arte Moderna di Roma.

Thanks to the FAI the Villa Necchi Campigli and his garden has become a common heritage for Milan and, after the gift of a part of the Claudia Gian Ferrari collection, the house is one of the most coherent museum on the Italian Novecento. In the garden it’s possible to admire Il Dormiente (The Sleeper), marble version of the model of 1921.

giovedì 19 marzo 2009

Monumento ai caduti – Domenico Lusetti

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pietra
Rivoltella del Garda (Brescia)

Retorico ma efficace il monumento ai caduti di Rivoltella del Garda mostra un soldato che ne sorregge un secondo esanime: i volti tradiscono ascendenze martiniane amate dallo scultore bresciano Domenico Lusetti.

Rhetoric but incisive, the monument to the fallen soldiers in Rivoltella del Garda presents a patriot while he’s hanging another one already dead: faces show something by Arturo Martini.